3 dicembre 2012

Street photography a Paternò


Domenica scorsa sveglia alle 6 e 30 (non so se ci rendiamo conto!) per andare a fare delle fotografie a Paternò, città della ricotta e di Alfio Bottino e del castello dei Normanni, of course. La mattina è iniziata troppo presto ma la giornata è stata molto divertente, si inizia mangiando, ricotta calda e freschissima con crostini di pane, io non l'ho presa ma ne ho comprato un chilo da portare a casa, per farci cosa lo scopriremo prossimamente. Io non amo particolarmente la fotografia di architettura, mi annoia moltissimo, ma tra case, strade e palazzi ci sono sempre persone e quelle si che mi piacciono, piccoli mondi che si possono intrappolare in uno scatto.  

La signora nella fotografia in alto era accomodata sul suo bastone, che usava tipo un pezzo integrante del suo corpo, mi sono chiesta che ci stava a fare sul ciglio della strada in questa posizione, poi una macchina è passata a prenderla, probabilmente la figlia. Questo signore qui sotto invece era seduto, quasi in posa, su questa panchina alle 13,00, fasciato dalle ombre delle palme. Secondo me aveva già pranzato.

La street photography da un lato mi piace, perchè le persone ritratte inconsapevolmente sono naturali, così normali da sembrare straordinarie, pezzi di vita che diventano speciali, unici. Dall'altro è anche bellissimo entrare nella vita della persone, farci quattro chiacchiere, farsi raccontare di loro, in questo caso però spesso accade che dopo un'ora e mezza di chiacchiere, ti dicono che non sono fotogenici e che la fotografia "no, è meglio di no". La foto in qualche modo la fai lo stesso, come quando ci si dimenticava di togliere il tappo dalla reflex o non si agganciava bene il rullo, la foto c'è, in qualche modo.




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